SCARPERIA E SAN PIERO A SIEVE - CODICE: TEDSCSPS
Uniti già dalla storia con la presenza della famiglia De' Medici che in queste terre ha lasciato i segni del prestigioso dominio, oggi i due paesi vivono in simbiosi grazie all'isitituzione, dal 1 gennaio 2014, del Comune unico di Scarperia e San Piero.
Tante sono le risorse turistiche, culturali, gastronomiche e sportive che il visitatore potrà scoprire giungendo da Firenze, dalla via Bolognese, o dal casello autostradale di Barberino di Mugello. A San Piero a Sieve, infatti, convergono le più importanti strade mugellane che dalla città conducono a Imola e a Bologna. L'antico borgo si sviluppò intorno all'omonima pieve sin dall'XI secolo ma, tra il XIV e XV secolo visse il suo momento più alto: i Medici edificarono nei dintorni le loro ville, come il prodigioso Castello del Trebbio ed eressero abitazioni anche all'interno del paese, come Villa Adami (sede della biblioteca) e Villa Schifanoia. Il Castello del Trebbio, che ha conservato quasi intatta tutta la severità di costruzione medievale, fu costruito da Michelozzo Michelozzi su commissione di Cosimo de' Medici, sui ruderi di una precedente torre feudale. Situato in posizione dominante, il castello e le abitazioni vicine possono vantare ospiti illustri sin dai tempi più remoti: amato da Lorenzo il Magnifico soprattutto per la caccia, fu abitato a lungo dal celebre capitano di ventura Giovanni dalle Bande Nere, dalla moglie Maria Salviati e dal figlio Cosimo I e nel 1476 ospitò Amerigo Vespucci giovanissimo in fuga da Firenze dove infuriava la peste. Nonostante gli inevitabili interventi di restauro, il castello conserva tutta la sua originaria bellezza e se ne possono ammirare il giardino all'italiana sul lato ovest e ampie terrazzature ad orto a sud con un bel pergolato su pilastri cilindrici in mattone a vista (tel. 055 848088 - 339 3029697). Nel 2013 il Castello del Trebbio ha ricevuto l'ambito riconoscimento di Patrimonio mondiale dell’Umanità dall’UNESCO.
Sul colle più alto vicino al paese si erge la Fortezza di San Martino, fatta costruire da Cosimo I nel 1569, alla cui costruzione contribuì Bernardo Buontalenti. Costruita sullo scopo di difendere Firenze, era dotato di sistemi efficaci per resistere agli assedi, come cisterne, magazzini per viveri ed armi, cucine, mulini a vento, armerie e forni per fondere cannoni. Il monte su cui sorgeva era attraversato da un passaggio segreto che conduceva al fiume, per poter portare i cavalli ad abbeverarsi. Oggi è proprietà privata ma si può passeggiare attorno alle mura godendo di una splendida commistione tra storia e natura.
Poco distante è il Convento del Bosco ai Frati, fondato dagli Ubaldini prima dell'anno Mille, considerato uno dei più antichi della Toscana. Fino al 1206 fu occupato da alcuni eremiti e poi donato, insieme a gran parte del bosco, a San Francesco di Assisi che nel 1212 vi fondò uno dei più importanti monasteri francescani. Nel 1273 vi dimorò San Bonaventura, cui è intitolata la chiesa, che qui ricevette, da Papa Gregorio X, la porpora cardinalizia. Nel 1420 chiesa e convento furono riedificati su disegno di Michelozzi per volontà di Cosimo de' Medici.
Molti furono i doni preziosi lasciati dai primi Medici al convento, e fra tutti emerge il prezioso Crocifisso ligneo attribuito a Donatello, oggi conservato nel piccolo museo di arte sacra annesso al convento (tel. 055 848111).
In questo nuovo Comune la storia continua verso Scarperia, dove da sempre gli Ubaldini hanno dominato fino a quando la Repubblica Fiorentina per contrastarli decise di fondare l'8 settembre 1306 una “terra nuova” denominata Castel San Barnaba e poi Scarperia (alla "scarpa" dell'Appennino). Nel centro storico, mirabile è il Palazzo dei Vicari, che dal XV secolo fu sede del Vicario mandato dalla Repubblica Fiorentina per amministrare una vasta estensione del contado mugellano.
Il Palazzo dei Vicari, di impianto trecentesco, ha subìto nel corso dei secoli numerosi restauri e trasformazioni. La facciata del palazzo raccoglie le tracce del potere mediceo con gli stemmi esposti sulla facciata, dei membri della famiglia che ricoprirono in tempi diversi l'importante carica repubblicana.
Il Palazzo, oltre a ospitare un prezioso archivio storico e l’antico orologio della torre campanaria, opera del grande architetto fiorentino Filippo Brunelleschi, è sede del Museo dei Ferri Taglienti, produzione di cui Scarperia vanta secoli di alta produzione e che oggi presenta un nuovo allestimento, tutto da scoprire da grandi, piccini e di tutte le nazioni (tel. 055 8468165) Scarperia è anche sede dell'Autodromo internazionale del Mugello ( tel. 055 8499111 ).
Da non perdere nella vicina via Solferino, l'antica Bottega del Coltellinaio dove si può assistere e partecipare alla costruzione di un coltello, accompagnati dalle mani esperte dell’artigiano, attraverso gli strumenti antichi ormai in disuso, gli odori, i rumori, i fumi del focolare, cosa significa costruire un coltello.
Consigliati, oltre agli acquisti di coltelli in vendita nelle botteghe del centro, la campagna e le frazioni attorno al paese, ricchi di piccole e affascinanti chiese, come quella di Fagna (tel. 055 8468165) e la pieve romanica di Sant'Agata (tel. 055 8406926).
Il borgo di Sant'Agata, inoltre, offre numerosi spunti di visita con i suoi affascinanti musei: all'interno dell'omonima pieve, presso la Compagnia di San Jacopo, è presente la Raccolta di Arte Sacra con le opere provenienti da tabernacoli e chiese abbandonate del territorio santagatese nonchè preziose testimonianze della vita artistica della pieve (tel. 055 8406853 – 055 8406794 - 328 8262781), il Centro documentazione archeologica di Sant'Agata, nel Chiostro della Pieve, con l'esposizione dei principali rinvenimenti archeologici del Mugello dalla preistoria fino al periodo moderno (stesse aperture della Raccolta) e Sant'Agata Artigiana e Contadina di Leprino, mostra di personaggi in movimento della vita artigiana e contadina del dopoguerra creati da Faliero Lepri (tel. 055 8406750 - 055 8406850) .
E nella frazione di Ponzalla, da non perdere il Centro Documentazione e Ricerche Storiche di Gotica Toscana (tel. 335 763 2983 - 328 826 1785) nato per salvaguardare la memoria del passaggio della Seconda Guerra Mondiale in Toscana.
San Piero a Sieve e Scarperia si possono raggiungere anche col "treno di Dante", tratta ferroviaria di incredibile suggestione che attraversa l'Appennino Toscoromagnolo collegando Faenza a Firenze.