FIRENZE - CODICE: TEDFIR
Godi, Fiorenza, poi che se' sí grande,
che per mare e per terra batti l'ali,
e per lo 'nferno tuo nome si spande!
(If., XXVI Canto)
Fiorenza mia, ben puoi esser contenta
di questa digression che non ti tocca,
mercè del popol tuo che si argomenta.
Molti han giustizia in cuore, e tardi scocca
per non venir sanza consiglio all'arco;
ma il popol tuo l'ha in sommo della bocca.
(Pg., V canto)
Fiorenza dentro dalla cerchia antica,
ond'ella toglie ancora e terza e nona,
si stava in pace, sobria e pudica.
(Pd., XV canto)
Dante e Firenze.
Dante Alighieri nasce a Firenze nel 1265 in una famiglia della piccola nobiltà fiorentina. Qui conosce Brunetto Latini, suo primo maestro di arte e di vita, e frequenta l'ambiente "cortese" della città. Stringe amicizia con alcuni dei poeti più importanti della scuola stilnovistica, tra cui Guido Cavalcanti e Lapo Gianni condividendo con loro un ideale di cultura aristocratica e di raffinata poesia:
Guido, i’ vorrei che tu e Lapo ed io
fossimo presi per incantamento […]
(da Le Rime)
A partire dal 1295 entra attivamente nella vita politica della città in quel tempo soggetta alle lotte intestine tra Guelfi Bianchi, sostenuti dalla famiglia dei Cerchi, e Guelfi Neri, sostenuti dalla famiglia dei Donati. La sua carriera politica raggiunge l’apice nel 1300 quando, guelfo di parte bianca, viene eletto Priore (la carica più importante del comune fiorentino): il poeta è un moderato ma convinto sostenitore dell’autonomia della città di Firenze, libera dalle ingerenze del potere papale. L’anno successivo, il papa Bonifacio VIII, odiato da Dante, decide di inviare a Firenze Carlo di Valois, fratello del re di Francia, con l’intenzione di eliminare i Guelfi Bianchi dalla scena politica. Dante, con due ambasciatori, si reca dal Papa per convincerlo ad evitare l’intervento francese, ma è ormai troppo tardi. Dante è ancora a Roma quando Carlo di Valois entra nella città e sostiene il potere dei guelfi neri: il poeta non ritornerà mai più nella sua città natale, condannato all’esilio.
Nella Commedia Firenze è un’immagine ricorrente, luogo di dolore e di nostalgia per il poeta, luogo di drammatiche passioni nell’Inferno, simbolo storico e spunto di indignato fervore contro i mali che travagliano l’Italia, nel Purgatorio, luogo di buoni ricordi nel Paradiso dove si additano le virtù del perdono e dei valori morali.
I monumenti e Dante:
Basilica di Santa Maria Novella: è una delle più importanti chiese di Firenze e sorge sull'omonima piazza. All'interno, nella Cappella Strozzi, Nando di Cione ha dipinto un Giudizio Universale secondo gli schemi che tracciò Dante Alighieri nella Divina Commedia. Nell’affresco, con gli “eletti”, c’è il ritratto di Dante.
Piazza del Duomo, è il cuore della città. La sua configurazione attuale è il frutto di una serie di interventi ottocenteschi mirati a rendere uniformità tra i monumenti presenti. Chiunque entri in Piazza del Duomo rimane affascinato dalla bellezza e dall'imponenza delle opere presenti, realizzate con marmi rossi, bianchi e verde scuro. Vi si trova il complesso religioso più importante della città: il Battistero di San Giovanni, la Cattedrale di Santa Maria del Fiore (Duomo) con la Cupola del Brunelleschi ed il Campanile di Giotto.
Il Battistero di San Giovanni, viene definito da Dante “il mio bel San Giovanni” ( Non mi parean men ampi né maggiori/ che que' che son nel mio bel San Giovanni,/fatti per loco de' battezzatori. If, canto XIX), ed è qui che il poeta fu battezzato.
Tutte da scoprire anche le piccole strade che costeggiano il Duomo, con intatte atmosfere medievali: via della Canonica, via delle Oche e via Sant’Elisabetta (dove si può ammirare l’unica, antica torre circolare di Firenze, detta della Pagliazza).
Casa di Dante: il museo, aperto nel 1911 e più volte riorganizzato, ripercorre la vita e le opere di Dante. La casa fu edificata nel 1906 nell’area che anticamente era occupata dalle case degli Alighieri.
La Torre della Castagna: di fronte a quelle che erano le case degli Alighieri, la Torre era l'antica sede dei Priori, carica che ricoprì anche Dante nel 1300.
Chiesa di Santa Margherita de' Cerchi: soprannominata la Chiesa di Dante. Qui si celebrò il matrimonio fra Dante Alighieri e Gemma Donati; fra queste antiche mura riposano sia i Donati che i Portinari, i familiari di Beatrice che Dante forse incontrò per la prima volta proprio qui. Un dipinto ottocentesco inglese, opera di H. G. Holiday all’interno della chiesa, rappresenta un incontro sul Lungarno fra il poeta e la giovane.
Via del Corso: è la via in cui si ergeva il palazzo dove nacque Beatrice, ora vi sorge il Palazzo Salviati: sulla sua facciata si trova una lapide con versi di Dante.
Palazzo del Bargello : anticamente vi si amministrava la giustizia. E’ il simbolo della Firenze duecentesca, quella dei guelfi e dei ghibellini e delle loro dispute. Questo palazzo ospita il Museo Nazionale del Bargello con opere di Michelangelo, Luca della Robbia, Benvenuto Cellini e capolavori senza tempo come il David di Donatello. Nella Cappella del Bargello, dipinta dalla scuola di Giotto, si trova anche un ritratto di Dante Alighieri.
Piazza della Signoria: come racconta il Sommo Poeta, qui si trovavano le case degli Uberti, famiglia ghibellina, abbattute dopo il trionfo della fazione guelfa. Questo luogo fu scelto per ospitare il cuore pulsante della città, rappresentato dalla costruzione del trecentesco Palazzo della Signoria, la cui progettazione fu affidata ad Arnolfo di Cambio.
Piazza e Chiesa di Santa Croce: Alla sinistra della facciata della Basilica di Santa Croce nell'omonima piazza s'innalza la statua celebrativa del Sommo Poeta. La statua in marmo bianco di Carrara fu realizzata dallo scultore Enrico Pazzi nel 1865, a 600 anni dalla nascita di Dante. Nel 2011 in occasione del 150° Anniversario dell'Unità d'Italia l'opera è stata restaurata. Nella Basilica di Santa Croce si trova il Cenotafio di Dante Alighieri, opera del 1829 di Stefano Ricci.
La Badia Fiorentina: una delle chiese più antiche ed insigni di Firenze. È qui che, secondo la Vita Nuova, Dante bambino incontrò per la prima volta Beatrice Portinari, l'amore della sua vita. All’interno della Badia, presso la Cappella Pandolfini, si tennero per la prima volta le pubbliche letture della Commedia, ad opera di un grande estimatore dell’opera dantesca, Giovanni Boccaccio.
Gli Uffizi: uno dei più importanti musei italiani, ed uno dei maggiori e conosciuti al mondo. L'esposizione mostra opere dal XII al XVIII secolo, con la migliore collezione al mondo di opere del Rinascimento. Al suo interno sono ospitati alcuni fra i più grandi capolavori dell'umanità, realizzati da artisti quali Cimabue, Caravaggio, Giotto, Leonardo da Vinci, Michelangelo, Raffaello, Mantegna, Tiziano, Parmigianino, Dürer, Rubens, Rembrandt, Canaletto. Senza pari è la raccolta di opere di Sandro Botticelli.
La chiesa di S.Lorenzo: con le tombe Medicee scolpite da Michelangelo.
Il Ponte Vecchio: Il ponte attuale fu costruto nel 1345 dopo che una violenta alluvione aveva distrutto il precedente. Sopra i negozi di orafi che si trovano ai lati del ponte, corre il notissimo Corridoio Vasariano che Giorgio Vasari costruì nel 1565 per conto dei Medici. Permetteva loro di spostarsi in tutta sicurezza da Palazzo Vecchio a Palazzo Pitti, senza attraversare le strade di Firenze.
Palazzo Pitti: è stata la residenza dei granduchi di Toscana e dei re d'Italia. Oggi è un maestoso complesso che comprende Gallerie e Musei, in cui sono conservati importanti collezioni di dipinti e sculture, oggetti d'arte e porcellane. E’ ingentilito del famoso Giardino di Boboli, meraviglia fra i giardini all’italiana.