CIVITELLA DI ROMAGNA - CODICE: TEDCIV

Dove la valle si restringe nel medio corso del fiume bidente, sorge su uno sperone "Civitatula", la piccola città medievale raccolta intorno al suo castello. Un borgo che, grazie all'impegno dei suoi abitanti, ha mantenuto l'aspetto originario. Basta percorrere l'antica Via Circonvallazione del Borgo Castello, lungo il perimetro dei bastioni murati a strapiombo sull'alveo del fiume, per compiere un suggestivo salto nel passato. Civitella fece parte per lungo tempo dei possedimenti dei potenti abati di S. Ellero della vicina Galeata, diventando in seguito oggetto di aspre contese tra le famiglie più influenti della zona: i Giaggiolo, i Manfredi di Faenza e i Malatesta. Subì nei secoli diverse scorrerie, dominazioni e danni a causa dei terremoti, riuscendo sempre a ricostruire e mantenere intatta la propria identità storica.

 

 

Luoghi e itinerari:

Il complesso della Rocca, che sorgeva sullo sperone dal quale dominava l'intera valle, era il caposaldo di difesa del borgo murato (attualmente è oggetto di un progetto di recupero per farne un museo etnografico). La torre neogotica con merlature del '900, è un punto di riferimento ben visibile da tutto il circondario. A sud del paese si raggiunge attraverso un viale alberato il Santuario della Beata Vergine della Suasia. Costruito nel 1560 su progetto dell'architetto fiorentino Zanobio Lastricati è stato restaurato dopo i danni dovuti alla guerra, vi si conserva un'immagine della Madonna col Bambino di autore ignoto di scuola toscana del XV secolo.

 

Cusercoli:

Tra Civitella e Meldola si erge l'antico e possente Castello di Cusercoli, che chiudeva il passo verso la Toscana, con il suo vecchio borgo. Sulla porta di accesso si trova ancora lo stemma dei conti Guidi di Bagno, che fecero costruire sulla riva del fiume una cartiera, la più antica della Romagna, rimasta in attività fino al '900. Fra le particolarità bisogna segnalare la produzione di rosari, sia artigianali da parte di esperte signore, sia come produzione in serie.

 

I dintorni:

Ruderi e rocche si stagliano numerosi sulle colline che circondano Civitella, ne sono stati censiti ben 28. Queste silenziose sentinelle vennero costruite tra l'VIII e il IX secolo a coronamento dell'influenza civile e spirituale dell'Abbazia di S. Ellero di Galeata. A circa 5 km da Cusercoli si scopre il rudere dell'antica rocca di Giaggiolo, appartenuto a Paolo Malatesta, la cui tragica storia d'amore con Francesca da Rimini è diventata poesia nel Canto V dell'Inferno dantesco (vv. 73-142). Civitella e Cusercoli sono i punti di partenza per escursioni nei dintorni, per scoprire valli e calanchi nell'atmosfera e nel profumo di antiche tradizioni.

 

Le produzioni tipiche:

Raviggiolo: formaggio fresco di latte di mucca non pastorizzato, tipico dell'alta valle del Bidente, in particolare di Civitella, Galeata e S. Sofia. Una volta preparato viene avvolto in foglie di felce che lo caratterizzano per la profumazione delicata.

Vino Sangiovese di Romagna: Il Sangiovese è il re incontrastato dei vini rossi del centro Italia dove è praticamente presente in ogni zona, e nelle sue diverse varietà clonali continua a dare prova delle sue indiscusse qualità grazie anche alle varie espressioni dei territori in cui viene coltivato. Gli ampelografi ritengono che il luogo d'origine del Sangiovese sia la zona Appenninica tra Toscana e Romagna, zone dove ancora oggi rappresenta l'uva a bacca rossa più importante.

Vino Trebbiano: Tipico vino di colore giallo di varia intensità e dal sapore asciutto e armonico. Viene solitamente accostato a piatti tipici del luogo come carni saporite, piadina romagnola, insaccati in genere e formaggi stagionati.

La marmellata civitellese per antonomasia è quella di ciliegie ricavata dalle storiche e prelibate 'morette' in onore delle quali il paese organizza annualmente una sagra e numerosi mercati durante l'anno. La panza è dolce tipico a base di cacao .