BAGNACAVALLO - CODICE: TEDBA

Ben fa Bagnacaval che non rifiglia,

e mal fa Castrocaro, e peggio Conio

che di figliar tai conti più s'mpiglia"

(Purg. Canto XIV)

 

Una lapide, che riporta questa terzina dantesca, fu posta, per opera dell'Università Popolare di Bagnacavallo, sulla facciata di Palazzo Vecchio, in piazza della Libertà, in occasione del VI centenario della morte di Dante Alighieri. Il sommo poeta "elogia" Bagnacavallo per l'estinguersi della sua famiglia più importante, ovvero quella dei conti Malvicini, che nel 1300 contava tra i suoi discendenti solo tre donne. Secondo Dante, infatti, sarebbe stato meglio estinguersi che contribuire a lasciare in vita una nobiltà moralmente decaduta come quella di Castrocaro o Conio 

 

Città d’arte nel cuore della Romagna, a pochi chilometri dal mare Adriatico e dai primi rilievi dell’Appennino Romagnolo, Bagnacavallo gode di una posizione strategica dalla quale si raggiungono facilmente il Parco del Delta del Po e città importanti come Ravenna, Faenza, Bologna, Ferrara. Il borgo conserva l’antico nucleo storico costruito su una originale pianta medievale, unica nel territorio romagnolo, con singolare struttura sinuosa, lunghe vie porticate e un gran numero di palazzi nobiliari ed edifici religiosi. L’ospitalità di Bagnacavallo è impareggiabile e, l’arte, la cultura e l’enogastromia sono il grande patrimonio di questa terra. Tra i monumenti più famosi, la Pieve di San Pietro in Sylvis, una delle meglio conservate in Romagna, che risale al VII secolo e custodisce importanti affreschi trecenteschi di scuola riminese. Quasi unica nel suo genere per originalità ed eleganza è, senza dubbio, Piazza Nuova: ovale e porticata, la piazza fu realizzata nel 1758. Fu progettata come luogo per la vendita di carne, pesce, olio. Recentemente ristrutturata, ospita un’osteria tipica e alcune botteghe artigiane. Tra i personaggi illustri della città, oltre a Tommaso Garzoni, Leo Longanesi, Stefano Pelloni, detto il Passatore, va ricordato Bartolomeo Ramenghi, detto il Bagnacavallo. Dell’artista, la pinacoteca comunale conserva la pala d'altare con la "Madonna col Bambino e i santi Michele, Francesco, Pietro e Giovanni" e lo "Sposalizio mistico di Santa Caterina", mentre nel presbiterio della Collegiata di San Michele Arcangelo si trova la pala d'altare raffigurante "Cristo su trono di nubi coi santi Michele Arcangelo, Giovanni Battista, Bernardino e Pietro Apostolo". Fra le curiosità del borgo, meritano una visita il Giardino dei Semplici, il Vicolo degli amori e il Gabinetto delle Stampe al Museo Civico delle Cappuccine. In Piazza della Libertà, di fianco al Palazzo comunale, s’incontra il Teatro Goldoni più volte definito “una Scala in miniatura” per la sua bellezza. Da novembre ad aprile, il suo cartellone spazia dal teatro per ragazzi al grande teatro di prosa, al teatro contemporaneo e di ricerca, dal comico alla musica d’autore, con importanti prime e anteprime.

A circa 1 km dal centro storico, s’incontra Podere Pantaleone, un’oasi naturalistica di circa sei ettari, di grande interesse ambientale, testimonianza della vecchia campagna romagnola.

A Villanova (7 km), l’Ecomuseo delle Erbe Palustri recupera e conserva un patrimonio tradizionale fatto di incastri, intrecci, trame, torsioni e filature; custodisce oltre 2000 reperti che evidenziano il rapporto tra l’uomo e la valle. Nel suo etnoparco sono ricostruite le principali tipologie di capanni: quello classico romagnolo, il capanno cantina e la cavâna (ricovero per barche) con lo stagno. Da non perdere: Gli itinerari cicloturistici alla scoperta del territorio. L’ampia e fertile pianura è caratterizzata da pievi, oratori, ville padronali, case coloniche, rocche e palazzi nobiliari. Qui, anche l’alternarsi delle stagioni è uno spettacolo, con le opulente fioriture primaverili e il ritorno degli uccelli, le calde sfumature estive, il profumo del mosto in autunno, la nebbia e la bianca brina che d’inverno regalano atmosfere oniriche. Appuntamenti di rilievo: In maggio, La Corte di Bacco, viaggio nel buon vivere, delizia i palati dei buongustai culminando con la serata dell'osteria in piazza. D’estate ci sono gli appuntamenti Al chiaro di luna, mentre a settembre si tengono la festa delle Erbe Palustri a Villanova e l’antichissima Sagra di San Michele a Bagnacavallo (dal 1202).